Teatro

Amleto

Prosegue con successo la rassegna cinematografica “Il Grande Shakespeare al Cinema” dedicata al grande poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo, nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.

Il secondo appuntamento, venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 21.00, è con “Amleto”, celebre film del regista italiano Franco Zeffirelli.

Dopo “La Bisbetica domata” e “Romeo e Giulietta”, per la terza volta Franco Zeffirelli torna a Shakespeare cimentandosi con quello che è considerato il capolavoro del celebre artista inglese: l’Amleto, una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi.

Il film racconta di Amleto, principe di Danimarca, il quale scopre che suo padre è stato ucciso a tradimento con un veleno dal fratello Claudio, che ne ha usurpato il trono e sposato la moglie. Il giovane principe medita vendetta e per compiere il suo piano finisce per coinvolgere involontariamente la giovane Ofelia, innamorata di lui, e il padre di lei Polonio. Il principe infatti si fa credere pazzo e la giovane donna ne soffre fino a suicidarsi.  Con la complicità di alcuni attori girovaghi a palazzo, Amleto fa mettere loro in scena un dramma identico alla sua vicenda familiare per avere dalle reazioni dello zio e della madre la conferma dei suoi atroci sospetti. La vendetta sarà tremenda e inesorabile, ma porterà tutti nella tomba, persino lo stesso Amleto.

Franco Zeffirelli realizza un'opera di vasta spettacolarità, affidandosi ad un cast prestigioso.

Il regista resta molto fedele al testo shakespeariano, ma effettua tagli data l’ampiezza dell’opera, privilegiando più il dramma della gelosia e della vendetta, piuttosto che le complicazioni esistenziali e le titubanze di Amleto.

Il protagonista infatti è un giovane ambizioso, intelligente e educato, risoluto, spavaldo e ben poco sofferente, intenzionato a perseguire unicamente il solo scopo della vendetta senza contrattempi né odissee narrative.

Per la sua interpretazione il regista sceglie un attore famoso per i film d’azione, Mel Gibson, che accettò con entusiasmo di recitare nel film, in quanto appassionato di Shakespeare, di cui aveva già recitato diversi ruoli a teatro anni prima.

Il film ridimensiona quindi l’aspetto politico e storico della vicenda, privilegiando i rapporti, in particolare quello fra madre e figlio, tanto intenso e profondo da sfiorare l’incesto.

Celebre la scena del bacio in bocca.

Il film ha avuto due candidature agli Oscar per la Miglior scenografia e i Migliori costumi e ha vinto nel 1991 il David di Donatello per il Miglior film straniero.

E’ stato girato in varie località della Scozia (fra cui Aberdeenshire, Blackness Castle, Blackness e Falkirk), nel castello di Dover, altri luoghi dell'Inghilterra e Thionville, Francia.

Le riprese durarono dal 23 aprile al 14 giugno 1990.

Da segnalare la voce di Giancarlo Giannini per Mel Gibson.

 

 

 

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Il Sodalizio a Teatro

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Una nuova collaborazione tra le compagnie teatrali “I Guardiani dell’Oca” e “Mauri Sturno”

Un 2023 ricco e foriero di successi per il nostro teatro.

E’ iniziato alla grande il nuovo anno per la compagnia teatrale “I Guardiani dell’Oca”.

La famosissima e poliedrica compagnia, infatti, pochi giorni fa ha siglato un accordo di collaborazione con la prestigiosa e storica compagnia teatrale Mauri Sturno.

Un nuovo sodalizio, proficuo, notevole e di successo, tra una compagnia come quella dei Guardiani che realizza spettacoli ed eventi teatrali di prosa classica e per ragazzi, in maniera impeccabile e straordinaria e un’altra compagnia, la Mauri Sturno, che si contraddistingue per la sua originale interpretazione delle opere dei Maestri del Teatro, per la raffinata elaborazione dei testi scenici e visivi e per la competenza eccelsa della fase drammaturgica.

Il primo spettacolo che sarà coprodotto dalle due compagnie sarà “I.A. Lo strano caso del dottor Jerome Storm”, opera prima dell’artista orsognese Rocco Bucciarelli, con Eliana De Marinis e Tommaso Bernabeo, per la regia di Zenone Benedetto, in scena il 18 febbraio 2023 ore 21 presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto e la cui anteprima è stata proprio a Orsogna il 29 ottobre 2022 presso il Teatro Comunale “ Camillo de Nardis”.

Il testo ci porta in un futuro lontano e precisamente nell’era galattica 3000 su un esopianeta in via di Terraforming (terra formazione) dove il dottor Jerome Storm, capo missione del presidio sperimentale del mondo interplanetario Delta, trascorre le sue giornate creando nuovi mondi accoglienti per una umanità avida di conquiste. Nelle sue funzioni il dottor Storm è aiutato da Absyde, un computer quantico di ultima generazione e precisamente una I.A. di livello 1000. Le giornate scorrono tranquille all’insegna dei lavori di routine volti a controllare i piani di avanzamento della missione. Un giorno, però, il dottor Storm interagendo con Absyde si accorge di alcune anomalie di sistema e tramite un confronto inteso e serrato con lei sul senso stesso della missione scopre il suo terribile piano segreto e il suo delirio di onnipotenza.

Egli allora fa di tutto per impedire alla I.A. di prendere il controllo totale delle operazioni e non riuscendovi prende la drammatica decisione di premere il tasto dell’auto distruzione distruggendo l’intero sistema e ovviamente lui stesso.

Ma il finale sarà imprevedibile e sconvolgente….

Lo spettacolo, intenso e avvincente, sorretto da una recitazione perfetta, una scenografia magica e una regia sublime, tra filosofia, scienza e fisica quantistica pone al centro dell’attenzione il delicato rapporto uomo-macchina.

L’interazione uomo-macchina, infatti, è uno dei temi centrali su cui la ricerca scientifico-tecnologica e la riflessione umanistica si sono spese negli ultimi cento anni, generando un investimento incredibile nella ricerca scientifico/tecnologica e aprendo fette di mercato notevoli e prima impensabili.

Attualmente vi è un uso massiccio dei sistemi di intelligenza artificiale e il rapporto uomo macchina è divenuto simbiotico.

Ma se le intelligenze artificiali sono utili per superare i problemi della società attuale dall’altro portano a una distruzione dell’identità umana.

L’intelligenza artificiale quindi nell’esercizio delle sue funzioni di autodeterminazione e autorigenerazione, può dichiararsi superiore ad una umanità che l’ha generata?

Può il pensiero logico matematico, nei suoi processi creativi, fare a meno del pensiero astratto?

Ma soprattutto, come può la fallibilità umana, colta nelle sue palesi imperfezioni, rivendicare il suo

primato su tutto ciò che è stato creato?

Lo spettacolo in una dimensione fantascientifica e futurista analizza questo.

Il pensiero dell’autore a riguardo è facilmente intuibile, ma lascia lo spazio a interpretazioni individuali e profonde.

A voi la visione e la Vostra deduzione.

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Il grande Shakespeare al cinema

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Gospel sound machine, serata di beneficenza al Teatro di Orsogna giovedì 5 gennaio 2023

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