Favole con le scarpe
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- Creato Sabato, 11 Gennaio 2014 17:14
- Pubblicato Sabato, 11 Gennaio 2014 17:14
Orsogna, Teatro Comunale 'Camillo De Nardis'
Sabato 18 gennaio 2014, ore 17.30
Spettacolo di teatro d'attore con oggetti e video per bambini dai 4 ai 10 anni
FAVOLE CON LE SCARPE
Teatri Comunicanti - Eventi Culturali
con Oberdan Cesanelli, Mirco Abruzzetti
costumi Valentina Ardelli sartoria Alestra s.r.l.
scenografia, figure e video Corrado Virgili
musiche originali Enrico Biciocchi
soluzioni tecniche Federico Mancini, Paolo Figri
audio e luci Andrea Perugini, Claudio Cecconi
un ringraziamento a Stefano Torresi
organizzazione generale Lucia Frontoni, Francesca Cerretani, Francesca Polci
testo e regia Marco Renzi
Si raccontano tre favole che hanno al centro delle loro vicende un elemento in comune: le scarpe.
Sono tre storie molto conosciute e popolari:
IL GATTO CON GLI STIVALI
SCARPETTE ROSSE
CENERENTOLA
Le raccontiamo perché il loro potere di affascinare è restato immutato per secoli, sfidando le diverse epoche e i molteplici mezzi di comunicazione di cui l'umanità si è dotata.
Perché sono in grado ancora oggi di affascinare, di farci stare incollati alla sedia per un epilogo che, nonostante sia noto, continuiamo ad aspettare con gli occhi spalancati, come se fosse sempre la prima volta.
Perché queste storie hanno mille vite e possono essere proposte in altrettante maniere. Perché con le loro trame è possibile crescere, identificarsi, partecipare, soffrire, prendere spavento, gioire.
Perché raccontare è un bisogno, per fortuna ancora irrinunciabile, dell'uomo.
Non ultimo perché veniamo da un paese dove la scarpa non è un oggetto come un altro, ma un simbolo.
Utilizzeremo una serie di tecniche e di artifici, tutti giocati attorno a quello che è, e resta, il nostro principale linguaggio, quello dell'attore.
La “scatola delle meraviglie” sarà un apparente ed innocente tavolo da conferenza, dal quale scaturiranno ogni genere di invenzioni: pupazzi, figure, fumi, spari, bolle, immagini, ombre e diavolerie varie.
E' sotto a quel grande tavolo che trova posto il secondo attore dello spettacolo, quello invisibile (almeno fino ad un certo), in grado di dar corpo e forma alla magia di tutto il lavoro.
Il terzo attore sarà, come tradizione della compagnia, il pubblico, chiamato più volte ad interagire con lo spettacolo e ad esserne parte attiva.
dal sito www.teatrodelcanguro.it