Orsogna ha una grande tradizione musicale e teatrale. Qui nacquero il compositore Camillo De Nardis e il «Principe dei cornisti» Domenico Ceccarossi. La banda cittadina dei «Diavoli rossi» fu fondata nel 1797 ed ebbe una vita artistica di 109 anni.
Nel 1921 nacque il coro folcloristico, in seguito denominato «La figlia di Jorio» come omaggio al quadro che Francesco Paolo Michetti dipinse avendo come modella una ragazza del posto, Giuditta Saraceni, in costume contadino, e lo sfondo della Majella vista da Orsogna. Il coro è in piena attività, impegnato nella valorizzazione delle usanze, tradizioni, costumi, balli e musiche popolari, nonché dell'antica tradizione orafa locale, dalle «sciacquaie», grossi orecchini in oro lavorati, al «petto d'oro», un ampio intreccio di catenine e lamine d'oro, con al centro una bussola (chiaro invito alle ragazze a... non perderla).
Il teatro in vernacolo è la vocazione dell'associazione «Il Teatro di Plinio», che porta in scena le commedie e le altre opere dialettali dello scrittore e drammaturgo Plinio Silverii, voce e memoria storica di Orsogna.
Al teatro contemporaneo si ispira l'associazione «Teatro 80».
Il locale Circolo artistico propone durante l'anno numerosi appuntamenti: estemporanee e collettive di pittura, mostre di presepi e di sculture.